Tasi e Imu 2014: ravvedimento operoso e sanzioni per chi paga in ritardo

Oggi, 16 giugno 2014, è il termine ultimo per il pagamento di Tasi e Imu. Molti hanno già provveduto al versamento, mentre altri lo staranno facendo in queste ore, ma cosa accade se non si riesce a pagare in tempo? Per quanto riguarda il pagamento ritardato delle imposte sono previste delle sanzioni con degli interessi da applicare.

Quest’anno, però, c’è una novità che riguarda più che altro la Tasi. Infatti, per l’imposta sui servizi indivisibili è possibile pagare in ritardo senza dover incorrere in alcuna sanzione. Questo è quanto annunciato dal sottosegretario Zanetti. I contribuenti che non pagano entro oggi la Tasi possono regolare la propria posizione senza incorrere in sanzioni, ma ovviamente se il versamento non dovesse avvenire il Governo avvierà dei controlli.

Discorso diverso per l’Imu, per il quale vengono applicate sanzioni in caso di pagamento in ritardo. Ci sono diverse soluzioni per mettersi in regola. Troviamo il ravvedimento sprint, che prevede il versamento entro 14 giorni successivi alla scadenza, con sanzione pari allo 0,2% per ciascun giorno di ritardo, poi troviamo il ravvedimento breve, che prevede il versamento dal 15° al 30° giorno successivo alla scadenza, con sanzione pari al 3%, ed infine il ravvedimento lungo, che prevede il versamento entro un anno, con sanzione pari al 3,75%.

Per pagamento in ritardo oltre un anno e fino a 3 anni la sanzione sale al 5%. Inoltre, ricordiamo che bisogna aggiungere anche gli interessi legali dell’1%. Per coloro che non effettuano il pagamento, la sanzione prevista è pari al 30%.