Roberta Ragusa: lettera anonima contro Antonio Logli riaccende il caso

Il caso di Roberta Ragusa, la 45enne di San Giuliano Terme scomparsa nel gennaio del 2012 potrebbe essere ad una svolta. Anche se manca ancora il cadavere della donna nella puntata di ieri di Chi l’Ha Visto sono emersi nuovi elementi che andrebbero tutti contro il marito Antonio Logli, già indagato per omicidio e occultamento di cadavere.

Alla redazione della trasmissione di Rai 3, è infatti arrivata una lettera di una donna “angosciata” che sostiene di aver conosciuto molti anni fa Antonio Logli, negli anni della gioventù. La donna ha detto di aver avuto una relazione con Logli tanti anni fa, prima che lui sposasse Roberta. Secondo questa signora, l’Antonio Logli visto in tv compassato e freddo non è affatto l’uomo che ha conosciuto lei. La signora ha voluto descrivere un uomo molto vendicativo e negativo che sapeva mentire bene e il suo motto era “negare sempre anche quando ti beccano”.

La donna ha raccontato che Logli era manesco e non sopportava di essere sorpassato mentre guidava, tanto da essere capace di compiere azioni violente. Sapeva destreggiare bene serrature e strumenti per aprire porte. Il Logli che emerge dal racconto della donna è un Logli che non dimentica e che sapeva vendicarsi al momento giusto. Ad esempio, un giorno bruciò l’auto di un ragazzo che gli aveva fatto un torto, particolare che però non sarebbe stato confermato. Se tutto ciò fosse confermato, questo andrebbe a discapito dell’uomo che secondo l’opinion pubblica è l’assassino di Roberta Ragusa.