La settimana si è aperta come al solito con un nuovo confronto sui disegni di legge inerenti alle misure di amnistia e indulto, ma ad oggi resta ancora tutto bloccato. Il Governo sta lavorando sulla riforma della Giustizia, ma non sembra voler prendere in considerazione questo tema, che potrebbe risolvere la questione del sovraffollamento carcerario.
In commissione Giustizia al Senato si discute sui DdL presentati dai senatori Luigi Manconi, Luigi Compagna, Enrico Buemi e Lucio Barani, ma l’accordo tra le parti ancora manca e dunque non si riesce a redarre un testo unificato. Nel frattempo cresce la preoccupazione nelle carceri italiani, dove i numeri parlano di un sovrannumero di detenuti rispetto alla capienza regolamentare. Alla fine dell’anno scorso erano poco più di 62 mila i detenuti a fronte di una capienza di circa 40 mila posti. A luglio di quest’anno si è arrivati ad un numero di circa 54 mila detenuti, ma ancora ben sopra la soglia.
Per questo motivo si spinge affinché vengono istituite nuove misure che siano in grado di contrastare tutto questo. Fra i tanti carcerati ne troviamo quasi 34 mila che sono stati condannati per reati contro il patrimonio, mentre ben 24 mila sono quelli che si trovano in carcere a causa di violazioni della legge sulle droghe. Per molti di questi, specie chi ha problemi di tossicodipendenza, potrebbero esserci delle misure alternative alla detenzione, come ad esempio affidamento terapeutico o arresti domiciliari. Essendo quasi 10 mila questi detenuti, la situazione nelle carceri si andrebbe a migliorare notevolmente.