Sistema di valutazione della scuola, ultime notizie e analisi ADI

Alessandra Cenerini, presidente ADI, ha fatto un’analisi riguardo al sistema di valutazione della scuola in Italia, che ancora è senza identità. L’Associazione Docenti e Dirigenti Scolastici Italiani ha provato a rispondere ad alcune domande sull’argomento, indicando quello tedesco come modello da seguire se si vuole costruire un vero capitale sociale nella scuola. Secondo l’ADI, si continua con l’improvvisazione nel nostro Paese e questo non andrebbe affatto bene.

Il Governo vara decreto dopo decreto, ma senza costruire le condizione per poterli attuare. Il regolamento del sistema nazionale di valutazione, che prevede Invalsi, Indire e Corpo Ispettivo, non è altro che un sistema azzoppato, queste le dure parole di Alessandra Cenerini, la quale ha aggiunto che Invalsi è sottofinanziato e sottodimensionato, Indire si occupa d’altro e il Corpo Ispettivo non esiste affatto. Ci sarebbero poi i limiti dell’autovalutazione, che se non vorrà ridursi ad autoreferenzialità, dovrà per forza di cose essere accompagnata da valutazione esterna ed allora si tornerà al punto d’inizio.

Insomma, ci sarebbe da cambiare parecchio per avere un sistema di valutazione della scuola che funzioni e, secondo l’ADI, bisognerebbe prendere come modello quello della Germania, scartando quelli inglese e francese, che sono in parte antitetici. Quello tedesco, appunto, starebbe nel mezzo, proponendo un sistema equilibrato e attento ai risultati, che contemporaneamente lascia spazi ampi di espressione alle scuole.