Gli italiani sono stanchi e sfiduciati; la politica ed i suoi rappresentanti, è un parere ormai molto diffuso tra i nostri connazionali, non tengono minimamente conto delle loro esigenze. Questa convinzione si è tradotta in un massiccio calo di affluenza alle urne.
In occasione delle regionali e delle comunali infatti gli italiani che hanno scelto di esercitare la loro facoltà di voto, almeno sino a questo momento, sono stati il 53,9% degli aventi diritto. Questo dato fa riflettere, soprattutto se confrontato con quello relativo alle regionali del 2010; in quell’occasione infatti l’affluenza registrata alle urne si attestò su valori pari a circa il 64,1%,
La situazione non è tanto più rosea nel caso in cui ci si soffermi ad esaminare i valori relativi alle comunali. In questo caso, tradizionalmente, gli italiani sono maggiormente propensi ad esprimere il loro parere politico. Tra ieri e le prime ore di oggi però avrebbe votato soltanto il 65% degli aventi diritto, dato ancora una volta inferiore rispetto alle precedenti esperienze elettorali; in quel caso infatti l’affluenza alle urne venne stimata intorno al 74%.
A niente sarebbero quindi serviti i moniti e gli inviti che candidati e presidenti regionali uscenti hanno più volte rivolto ai cittadini, avvalendosi per l’occasione anche dei social. Gli italiani, forse a causa del ponte dell’1 giugno, forse per carenza di senso civico o forse (ipotesi ahimè più probabile) perché ormai stanchi di uno scenario politico sempre più vicino ad una farsa che ad altro, hanno scelto evidentemente di dedicare le loro giornate a scampagnate e fughe in spiaggia.