A uccidere Roberta Ragusa è stato il marito Antonio Logli. Per gli inquirenti non ci sarebbero dubbi. E non solo, perché secondo la polizia che sta indagando sul caso l’uomo avrebbe anche occultato il cadavere o da solo o aiutato da qualcuno. Sembra tutta qui la tesi per la scomparsa di Roberta Ragusa, la 45enne di Gello scomparsa il 14 gennaio del 2012 e mai più ritrovata. Gli inquirenti sono ormai convinti da tempo che la donne sia morta e che ad ucciderla sia stato il marito Antonio Logli.
Lo confermerebbero anche i 2 testimoni che hanno smentito l’alibi dell’uomo che aveva sempre detto di essere andato a dormire a mezzanotte. Uno è Loris Gozi, il vicino di casa che ha sempre sostenuto di aver visto Logli in auto una prima volta e poi in seguito, di aver visto un uomo e una donna litigare da lontano. Senza contare che il giorno dopo la scomparsa di Roberta, Logli si presentò solo a casa di Gozi con una vecchia foto della moglie chiedendo se l’avesse vista. E poi c’è la testimonianza di Silvana P, la donna che abiti in via Gigli che sempre quella donna vide Logli armeggiare strada come a pulire qualcosa da terra, forse sangue. Troppi indizi che portano all’uomo senza ombra di dubbio. Tra l’altro le indagini condotte dai ROS hanno escluso la fuga volontaria, Roberta no era tipo da fuggire o da avere colpi di testa e abbandonare i figli.