Camera e Senato hanno approvato il DdL Delrio relativo alle Province. Il nuovo decreto porterà delle novità, ma non ci sarà alcun taglio delle Province, che a quanto pare resteranno le stesse. I suddetti enti locali saranno ridisegnati nelle loro funzioni ed organi, con meno poteri rispetto ad oggi, portando un risparmio considerevole per le casse dello Stato. Non ci sarà l’abolizione delle Province, ma arriveranno le Province 2.0 e le Città Metropolitane.
A partire dal 2015, infatti, rimarranno 107 le Province italiane, ma avremo anche 10 Città Metropolitane. La riforma Delrio rende le Province degli enti locali di secondo livello; il Presidente della Provincia non verrà più eletto, ma sarà il sindaco del capoluogo, mentre l’assemblea sarà composta dagli altri sindaci dei vari Comuni.
Novità arriveranno anche per quanto riguarda le competenze delle Province, che manterranno i poteri sull’edilizia scolastica, mentre su trasporti, mobilità ed ambiente avranno la semplice pianificazione. Per tutto il resto la competenza sarà dei Comuni e delle Regioni. I dipendenti delle Province di tali aree passeranno sotto i Comuni e le Regioni.
Oltre alle Province 2.0 arriveranno le Città Metropolitane: Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia. Le funzioni di questi enti saranno maggiori rispetto alle Province, in quanto si occuperanno di pianificazione territoriale generale, strutture di comunicazione, reti di servizi e infrastrutture, organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano, viabilità, mobilità e sviluppo economico. Il risparmio calcolato si aggira intorno ai 400 milioni di euro.
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