Ieri, giovedì 10 aprile 2014, era il termine ultimo per presentare lo spesometro da parte dei contribuenti che effettuano la liquidazione mensile dell’Iva. Il 22 aprile 2014, invece, toccherà ai contribuenti che effettuano la liquidazione dell’Iva trimestralmente. Nei giorni scorsi, i commercialisti chiedevano una proroga dello spesometro, cosa che non è arrivata da parte dell’Agenzia delle Entrate, anche se nei prossimi giorni potrebbe essere annunciata la dilazione senza sanzioni o multe.
Nel frattempo, il Governo sta valutando l’ipotesi di cancellare lo spesometro, che fin dalla sua presentazione non ha mai convinto nessuno. A partire dal 2015, infatti, il Governo sta pensando di abolirlo. L’iniziativa, che potrebbe essere contenuta nella Delega Fiscale, è sostenuta da Salvatore Chiri e Paolo Sestito, rispettivamente capo del servizio assistenza e consulenza fiscale e capo del servizio di struttura economica della Banca d’Italia.
Stando all’indagine condotta da loro sulle strutture fiscali e sulla relazione fra il Fisco ed i contribuenti, l’abolizione di questo strumento potrebbe attenuare la percezione di un sistema ostile all’attività economica. Secondo Chiri e Sestito, la soluzione potrebbe essere limitare l’utilizzo del contante, il che ridurrebbe di gran lunga il bisogno di strumenti come lo spesometro. Abbassando ulteriormente il limite di utilizzo del denaro contante, nonché il potenziamento della fatturazione e della tracciabilità dei pagamenti, potrebbe rendere non necessario l’uso di questo strumento. Staremo a vedere cosa farà il Governo a tal proposito.
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