C’è anche una sensitiva nel giallo di Costigliole d’Asti che riguarda la scomparsa di Elena Ceste, la donna di 37 anni sparita nel nulla il 24 gennaio scorso. A distanza di quasi 3 mesi, le speranze di ritrovare viva la donna si affievoliscono e resta un mistero la sua sparizione cosi come le modalità in cui la donna è scomparsa, considerando anche che le uniche parole arrivano dal marito MIchele Buoninconti.
Che fine ha fatto davvero Elena? La settimana scorsa, il marito è stato interrogato per 7 ore come persona informata sui fatti, l’uomo ha raccontato tutto ciò che sapeva sulla sparizione di Elena. Adesso spunta anche una sensitiva, come spesso accade in questi casi che avrebbe riferito agli inquirenti dove potrebbe trovarsi il corpo di Elena Ceste.
La veggente ha parlato di un pozzo nella zona, che però era già stato controllato dando esito negativo, anche se in realtà di pozzi ce ne sono altri e quindi le ricerche potrebbero non essere finite. La 37enne, come raccontò un conoscente, si sentiva perseguitata ad ottobre da un amico di vecchia data che a suo dire la tormentava, tanto che gli SMS che arrivavano nel suo cellulare, arrivavano anche a quelli del marito. A questo punto non è chiaro se Elena Ceste avesse dei deliri e tutto ciò che sosteneva era solo frutto della sua immaginazione.