Il tema caldo di queste settimane è senza dubbio l’ipotesi di aumento dell’IVA. Il Governo Letta è a lavoro per scongiurare un nuovo incremento dell’aliquota, dopo che già nel 2011, con Mario Monti, si era passati dal 20% al 21%. Molto presto avremo le risposte, ma nel caso l’IVA dovesse aumentare al 22% cosa comporterebbe e quali beni andrebbe a riguardare?
L’aumento dell’IVA riguarda molti dei beni di consumo, dai prodotti tecnologici come televisori, cellulari, tablet, computer, fotocamere e videocamere, ai capi d’abbigliamento, compresi calzature e accessori; l’aliquota andrebbe ad interessare anche elettrodomestici, mobili, utensili per la casa, auto, moto, biciclette, bevande alcoliche ed analcoliche, tabacchi, articoli sportivi, giocattoli e prodotti per la cura della persona. Anche molti servizi subiranno degli aumenti come le parcelle di avvocati e commercialisti, servizi telefonici, parrucchieri e, cosa ancor più fondamentale, i carburanti.
L’aumento dell’IVA al 22% potrebbe causare un ulteriore calo dei consumi, dato che gli italiani si troverebbero a subire l’aliquota IVA ordinaria più elevata fra tutti i Paesi dell’UE. Negli ultimi 40 anni, l’aliquota è quasi raddoppiata; nel 1973 era pari al 12%, mentre attualmente siamo arrivati al 21%. Secondo le stime, un nuovo incremento, porterebbe una famiglia di 3 persone a spendere oltre 100 euro in più nel 2014.
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