Il caso di Elena Ceste la donna di Costigliole d’Asti scomparsa lo scorso 24 gennaio continua ad essere molto intricato tanto che adesso, a distanza di 4 mesi, rimane ancora in piedi l’ipotesi di allontanamento volontario e spunta anche l’ipotesi del convento.
In questi giorni si parlava insistentemente della figura del Consolatore, l’uomo che giorni fa ha recapitato una lettera anonima ai carabinieri di Costigliole in cui si faceva riferimento al Vangelo e ad alcuni versetti che facevano presupporre che la scomparsa di Elena Ceste giri intorno ai sensi di colpa per un possibile tradimento. Cosi, accanto alla tesi del suicidio, anche quella dell’allontanamento volontario sta avendo un certo appeal a detta degli inquirenti, che potrebbero indagare intorno alla figura del Convento. Forse la donna si è rifugiata in un convento, dove nessuno può trovarla? Ma se cosi fosse, come è possibile che nessuno l’abbia vista o abbia detto qualcosa? Il mistero di questa donna rimane e gira ancora intorno alla figura del marito, ma anche di Facebook e delle possibili conoscenze fatte in rete.