Massimo Giuseppe Bossetti può spiegare il suo DNA su Yara Gambirasio. L’uomo in lacrime dal carcere, è provato e dopo più di una settimana rinchiuso si affida ai suoi legali, convinti di poter dimostrare l’innocenza del muratore. Massimo Giuseppe Bossetti, non nega che il DNA su Yara sia il suo, ma dice che c’è una spiegazione. E’ a questo che punta essenzialmente la difesa dell’uomo, secondo lui le tracce su Yara si sono le sue, perché la scienza lo prova, ma come ci sono finite?
L’ipotesi più plausibile, secondo gli avvocati che hanno parlato col Bossetti, è che l’uomo essendo muratore usa scambiarsi attrezzi con i suoi colleghi, potrebbe essersi ferito e il vero assassino ha usato l’arma col sangue impresso dell’uomo.
Oppure a Bossetti possono essere stati rubati gli attrezzi. In effetti circa 2 anni fa, Massimo Bosetti denunciò la scomparsa di alcuni attrezzi da lavoro. Intanto la polizia sta indagando su Bossetti, in casa dell’uomo ha sequestrati dei cellulari, PC, tablet e il furgone Iveco Daily, che nelle immagini riprese dalla telecamere di sorveglianza assomigliano a quello dell’uomo, ma non è identico.