Continuano le indagini degli inquirenti su Massimo Giuseppe Bossetti, accusato di essere il killer di Yara Gambirasio. In questi giorni la Procura sta cercando nuovi elementi che possano sostenere la loro tesi sulla colpevolezza dell’uomo, in carcere dal 16 giugno scorso.
Ieri intanto, Massimo Bossetti ha incontrato la moglie Marita Comi in carcere, un incontro durato 2 ore, in cui la donna ha affermato di credere al marito e alla sua innocenza. La donna sentita anche dagli inquirenti, ha affermato che molto tempo dopo il ritrovamento di Yara lei e il marito andarono nel campo di Chignolo d’Isola, proprio perché sapevano che era il luogo dove era stata trovata la 13enne. La moglie di Bossetti, ha affermato che stavano andando a Capriate San Gervasio e spinti dalla curiosità si recarono sul posto, ma inizialmente si persero perché non sapevano la strada. Dunque Massimo Giuseppe Bossetti non era mai stato in quel campo secondo la moglie, ma nei giorni del ritrovamento di Yara, ci sarebbe una telefonata di Bossetti alla madre, in cui l’uomo le chiese se voleva raggiungerlo e la telefonata partì più o meno dalle zone di Chignolo d’Isola. Resta però da capire perché mai l’uomo avrebbe dovuto chiamare la madre in quella circostanza.