I prossimi giorni saranno fondamentali per alcune categorie di lavoratori che devono andare in pensione. Infatti, il Governo starebbe lavorando per trovare una soluzione agli esodati. Nelle ultime ore sono state fatte due ipotesi da Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, che proporrebbe il prestito pensionistico e l’opzione donna.
Già con il precedente Governo, l’ex ministro Enrico Giovannini aveva parlato della possibilità di introdurre il prestito pensionistico, che sarebbe servito a mandare in pensione molti lavoratori che ad oggi sono costretti ad attendere ancora 2 anni per raggiungere i requisiti che la riforma Fornero prevede, ossia 66 anni e 3 mesi per la pensione di vecchiaia o 42 anni e 6 mesi per la pensione anticipata.
Questa idea è tornata in auge con il Governo Renzi, che consiste nel trattenere una piccola somma dall’assegno pensionistico, che gradualmente va a coprire le somme erogate anticipatamente. La restituzione del prestito dovrebbe essere di 10 o 15 anni, mentre la decurtazione della pensione non dovrebbe superare l’8% dell’importo.
La seconda idea di Poletti sarebbe quella dell’opzione donna, già avanzata dal ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, che consentirebbe di andare in pensione a 57 anni e 3 mesi con 35 anni contributivi, anche ai lavoratori privati. Ci sarà da tener conto, però, che l’assegno pensionistico verrebbe calcolato con il metodo contributivo e non con il metodo retributivo.
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