Il sistema nazionale di valutazione previsto dal decreto 80/2013 verrà definito in questo mese di luglio. Il Miur è al lavoro per far sì che entro la direttiva per l’avvio del sistema di valutazione sia firmato entro i prossimi giorni dal ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. L’obbligo per ciascun istituto scolastico di procedere all’autovalutazione della scuola stessa e degli insegnanti, nonché delle politiche scolastiche e della qualità dell’offerta formativa scatterà dal mese di settembre. Per la valutazione, però, non verrano presi in considerazioni voti e giudizi di alunni che già le frequentano, così come dei loro genitori.
A partire dall’anno scolastico prossimo, ciascuna scuola dovrà obbligatoriamente valutare se stessa così come previsto dal Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione. I dirigenti scolastici ed i docenti, dunque, dovranno elaborare il piano scolastico di valutazione stando alle direttive dell’Invalsi, a seconda degli indicatori reputati essenziali per la valutazione stessa.
Nel dettaglio, saranno valutati i risultati raggiunti, messi a confronto con gli obiettivi di miglioramenti ai quali si è giunti; questi ultimi saranno misurati sui risultati di apprendimento degli studenti e sui processi interni all’istituto. L’esclusione di studenti e di genitori dalla valutazione è stato voluto così da evitare che essi possano assegnare giudizi in base ai voti assegnati agli alunni da parte dei docenti. I voti di studenti e genitori verranno però presi in considerazioni per avere delle indicazioni in più sull’andamento del sistema di valutazione.
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