Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, ha annunciato un piano per quanto riguarda la scuola. Nelle ultime settimane si è parlato molto della riforma scolastica, con il Miur che ha preparato una proposta di riforma che non è passata certamente inosservata. Infatti, i docenti non gradiscono le novità del ministro Giannini, ma andiamo a scoprire quali potrebbero essere i cambiamenti.
Riguardo alla formazione dei docenti, si parla dell’abilitazione con laurea magistrale più un anno di tirocinio, seguito da un esame finale, per diventare insegnanti; bisognerebbe comunque aspettare lo svuotamento delle graduatorie ad esaurimento, sottolineando che porterebbe alla scomparsa delle graduatorie di istituto. In questi giorni si è parlato anche dell’aumento delle ore di lavoro, nonché dell’incremento dei giorni di disponibilità dei docenti nell’arco dell’anno scolastico a 230 giorni.
Si ipotizza anche un aumento dello stipendio, ma solo per alcuni docenti, in base alle loro responsabilità all’interno degli istituti, e del prolungamento dell’orario di apertura delle scuole, che potrebbero essere aperte dalle ore 7:00 alle ore 22:00, consentendo così la riduzione degli anni di scuola superiore da 5 a 4.
Altro punto della riforma della scuola che propone il ministro Giannini riguarda il capitolo supplenze, con l’introduzione della banca delle ore, destinata a ricorre o coprire interamente le supplenze brevi; infine, si parla anche della commercializzazione dei prodotti della scuola, iniziativa già adottata in Francia, che prevede, ad esempio, l’istituzione di ristoranti didattici che permettano agli studenti degli istituti alberghieri di poter offrire dei pasti, il cui ricavato sarà destinato al miglioramento dell’attività didattica.
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