In commissione Trasporti alla Camera dei Deputati è stato approvato l’emendamento che introdurrà il reato di omicidio stradale. Il Codice della Strada vedrà così un’importante novità, ma per l’okay definitivo bisognerà attendere l’approvazione anche al Senato. Dall’autunno prossimo potrebbe dunque essere introdotto il reato di omicidio stradale, che andrebbe a rispondere all’allarme lanciato dall’Aspas riguardo alla sicurezza pubblica. Soltanto nel 2013, gli incidenti stradali causati da guidatori imprudenti o che avevano assunto droghe o alcool, hanno provocato 114 morti e 1.168 feriti.
L’introduzione dell’omicidio stradale servirà quindi a responsabilizzare i guidatori sulle conseguenze delle loro condotte ed inasprirà le pene. Oggi, in caso di incidente mortale è previsto l’omicidio colposo, con pena che prevede una reclusione da 3 a 10 anni, con ritiro della patente di guida temporaneo. L’introduzione del reato di omicidio stradale, invece, porterebbe all’innalzamento del periodo di reclusione da un minimo di 10 anni ad un massimo 18 anni, con la patente che verrebbe ritirata a vita. Sarà applicato ai conducenti che avranno tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi e che siano sotto effetto di sostante stupefacenti.
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