Potrebbero arrivare molto presto delle novità riguardanti i lavoratori precoci. Un emendamento presentato nelle ultime ore aprirebbe la strada al pensionamento di questa categoria di lavoratori. La riforma della Pubblica Amministrazione, infatti, vedrebbe anche un punto che accorderebbe a tutti i lavoratori statali il diritto di andare in pensione a 62 anni di età con 35 anni di contributi, senza alcuna penalizzazione; in alternativa, troviamo la pensione anticipata senza alcun requisito anagrafico ma con requisiti contributivi di 41 anni e 6 mesi per le donne e 42 anni e 6 mesi per gli uomini.
Le decurtazioni economiche previste dalla legge Fornero sono state cancellate, grazie all’eliminazione della dicitura “prestazione effettiva di lavoro”. Questa novità andrebbe a risolvere molte problematiche dei lavoratori precoci, per i quali sono previste, ad oggi, delle decurtazioni per chi va in prepensionamento. Ovviamente non si andrà a risolvere completamente il caso, dato l’innalzamento dell’età pensionabile, ma un passo in avanti sembra essere stato fatto. Questa misura è stata proposta dal presidente della Commissione Lavoro, Cesare Damiano, adesso bisognerà attendere che venga approvato l’emendamento.
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