Finalmente qualcosa sta cambiando in Italia per quanto riguarda il lavoro dei giovani. Certo, siamo lontani da altri Paesi dell’Unione Europea, ma un passo in avanti forse lo abbiamo fatto con l’introduzione del rimborso minimo obbligatorio per gli stage. I giovani non sono più disposti a tutto pur di lavorare; dopo anni di studi e sacrifici, spesso si finiva a lavorare gratis per qualche azienda e dopo un periodo di stage si riceveva solamente una pacca sulla spalla e via. D’ora in poi non sarà più così, dato che con gli stage “truffa” non vi era un inserimento lavorativo, né tantomeno un rimborso delle spese.
La regolamentazione dei tirocini approvata dalle Regioni nei mesi scorsi hanno portato ad un rimborso minimo per gli stagisti, ma le linee guida individuano 3 tipologie di stage: tirocini formativi e di orientamento, della durata non superiore a 6 mesi, destinati a coloro che non hanno conseguito il titolo di studio da più di 12 mesi, tirocini di inserimento/reinserimento, della durata non superiore a 12 mesi, destinati a inoccupati, disoccupati, lavoratori in mobilità o cig, tirocini in favore di disabili. In questi casi è prevista un’indennità di partecipazione non inferiore a 300 euro lordi al mese; al momento sono 19 le Regioni che hanno deliberato, oltre alle Provincie di Trento e Bolzano, ma andiamo a vedere quant’è il rimborso minimo obbligatorio nelle singole Regioni d’Italia.
In Piemonte l’indennità per gli stage full time è di 600 euro, mentre 300 euro vengono retribuiti per gli stage part time con meno di 20 ore a settimana; in Liguria l’accordo prevede 400 euro mensili, così come Lazio, Campania e Puglia. Spostandoci in Veneto, la Giunta ha deliberato 300 euro più buoni pasto o servizio mensa, in Emilia Romagna il rimborso minimo è di 450 euro al mese, in Toscana è di 500 euro e nelle Marche è di 350 euro al mese al superamento del 75% delle presenze previste; 600 euro al mese spettano agli stagisti del’Abruzzo, mentre in Molise troviamo 300 euro per i tirocini formativi e 400 euro per inserimento o reinserimento. In Basilicata e Sicilia, invece, sono previsti 300 euro al mese, mentre 70 euro a settimana spettano per gli stage in Trentino-Alto Adige. In Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Umbria, Calabria e Sardegna non si è ancora decisa la somma da percepire agli stagisti.
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