Nonostante il Governo Renzi abbia deciso di non prendere in considerazione, per il momento, l’argomento pensioni, in politica ci sono delle prese di posizione e sono diverse le proposte mirate ad un miglioramento della situazione. Riguardo alla pensione anticipata si punta ad avere flessibilità, ma c’è anche l’idea di introdurre un assegno pensionistico anticipato (APA).
Proprio in merito a quest’ultimo, Alberto Brambilla, ex sottosegretario al Welfare, ha sottolineato come esso sarebbe un modo per risolvere alcuni dei problemi sorti con l’introduzione della legge Fornero. L’introduzione di questo assegno pensionistico anticipato potrebbe essere rivolto anche a tutti quegli altri lavoratori che sono rimasti senza lavoro e senza pensione, i cosiddetti esodati.
L’APA verrebbe introdotto a favore di uomini e donne, ma come fa notare giustamente Alberto Brambilla, bisognerebbe trovare un modo per riconoscere a questi lavoratori i contributi per la pensione nel lasso di tempo coperto dall’assegno pensionistico, così da giungere alla pensione con 35 anni di contributi, anziché meno.
Renato Brunetta, invece, spingerebbe per introdurre la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, dato che la legge Fornero è caratterizzata da rigidità. Dunque, viene invitato il Governo Renzi a mettere a punto le giuste riforme, che non portino il mercato del lavoro ad un irrigidimento. A favore della flessibilità sarebbero anche alcuni esponenti del Partito Democratico, nonché sindacati e Inps.
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