In Italia arriva il virus Ebola. Dopo i primi contagi in Spagna, il rischio pandemia in Italia potrebbe diventare realtà già da novembre, quando l’Oms ha stimato che anche nel nostro paese potrebbe esserci un rischio di contrarre la malattia. Scatta cosi l’allerta negli aeroporti, soprattutto perché il virus inizialmente rimane silente e non è facile diagnosticarlo.
Già per il mese di ottobre, il rischio contagio per il virus Ebola in Italia e in Europa va crescendo, con il 75% di rischio che la temibile malattia arrivi in Inghilterra e Francia. L’allerta è scattata soprattutto negli aeroporti, dove molte compagnie europee hanno bloccato i voli per i paesi africani più a rischio come quelli verso la Sierra Leone, Nigeria, Guinea e Liberia. Che il pericolo in Italia esiste, lo si capisce anche dal fatto che nelle strutture ospedaliere sono state inviate delle circolari di pronto soccorso, proprio per l’evenienza del virus Ebola.
Per quanto riguarda la modalità di contagio del virus Ebola, questo si attacca maggiormente attraverso sangue, saliva, lacrime, feci, latte materno. Il rischio peggiore è quindi relativo alla contaminazione tramite saliva, anche se non si escludono contagi attraverso le trasfusioni di sangue e gli organi. Purtroppo il virus Ebola si trasmette ancora prima che compaiono i sintomi. Tra questi ci sono la febbre alta, dolori addominali e manifestazioni cutanee che appaiono a malattia già avanzata.