La settimana di consultazione in commissione Giustizia al Senato è ripresa, ma ancora non si è trovati un accordo per un testo unificato in tema di amnistia e indulto. I quattro disegni di legge sono “parcheggiati con le quattro frecce”, come direbbe Vittorio Brumotti di Striscia la Notizia.
Nadia Ginetti del PD e Ciro Falanga di Forza Italia ancora non hanno trovato un punto d’incontro per cercare di risolvere la questione del sovraffollamento delle carceri. I provvedimenti approvati qualche mese fa hanno solamente limitato il problema, ma la situazione è ancora critica nella maggior parte degli istituti di detenzione italiani. I Radicali continuano a sostenere l’introduzione delle misure di clemenza, affinché le celle italiane non siano più colme di detenuti. Basterebbe davvero poco, come ad esempio infliggere pene alternative alla carcerazione per reati minori, anziché rinchiudere tutti in carcere, sottoponendo i detenuti ad una vita disumana. Nelle ultime ore è intervenuto a riguardo il ministro Andrea Orlando, il quale ha sottolineato che l’incremento dei detenuti in Italia è dovuto ad una scelta politica e non ad un aumento dei reati.
Per quei reati di droga e immigrazione è stato deciso di ricorrere alla detenzione anziché optare su pene in comunità o lavori socialmente utili. Questo avrebbe ridotto notevolmente il numero dei carcerati in Italia, ma bisognerà capire se le intenzioni del Governo sono queste.