La Legge di Stabilità presentata dal Governo non ha portato gli sperati provvedimenti riguardo al tema previdenziale. Ci si attendeva delle misure che avrebbero consentito il pensionamento a diverse categorie di lavoratori, ma per mancanza di coperture economiche non si è fatto proprio nulla. La speranza è che qualcosa cambi nei prossimi mesi, per questo motivo si continuano a presentare proposte, anche se bisognerà capire se il Governo vorrà tenerle in considerazione.
Sono in sostanza due le proposte pervenute in questi, una avanzata dall’INPS e l’altra dal presidente della commissione Lavoro. Quest’ultimo, Cesare Damiano, sembra non volersi arrendere all’idea di non vedere andare in pensione anticipata le categorie disagiate, tanto che dopo la proposta di prepensionamento a 62 anni con 35 di contributi, ha deciso di riprovarci con la Quota 100. In questo modo si potrebbe garantire la pensione a diversi lavoratori, purché la somma tra età anagrafica e anzianità contributiva sia 100.
Tiziano Treu, commissario INPS, invece, proporrebbe una mini pensione per quei lavoratori a cui mancherebbero meno di 3 anni al raggiungimento dei requisiti pensionistici; in questo caso, però, si andrà poi a detrarre delle piccole somme sull’assegno mensile una volta raggiunta la pensione definitiva.
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