La riforma fiscale ha deciso di colpire i tabacchi. Una nuova tassazione è stata messa a punto per le sigarette ed altri prodotti derivati dai tabacchi, nonché per le sigarette elettroniche. Il Governo ha deciso di introdurre delle novità a riguardo, con lo scopo di circoscrivere un’istituzione fiscale più corretta, indirizzata allo sviluppo, cha ha l’obiettivo di inserire regole per il controllo delle imposte su riproduzione e consumi.
Riguardo ai tabacchi, lo Stato italiano ha voluto inserire un carico fiscale minimo di 170 euro al chilogrammo, incluso IVA e accisa. L’aliquota, invece, viene portata dal 58,6% al 58,7%, mentre viene ritoccata anche l’accisa minima del tabacco trinciato a taglio fino, che passa da 105,30 euro a 115 euro al chilogrammo.
Viene cancellata la tassa sull’uso di fiammiferi, con coloro che hanno già provveduto al pagamento dell’imposta su fiammiferi che sono collocati in depositi di proprietà, che possono beneficiare di un corrispettivo credito d’imposta. Riguardo alle sigarette elettroniche ed ai prodotti legati ai tabacchi da inalazione, la legge prevede un’accisa minima del 50%, la quale va a pesare sulla corrispondente quantità di sigarette, che viene conteggiata in pertinenza al prezzo intermedio di un chilogrammo prestabilito.
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