Nei giorni scorsi è stata approvata la Legge di Stabilità per il triennio 2014-2017. Tante sono le novità varate dal Governo, le quali riguardano pensioni, lavoro, tasse e altro ancora. Forse per la prima volta da anni è stata fatta una Legge di Stabilità che non comporta aumento delle tasse o tagli alla sanità o al sociale, con azioni sociali, investimenti, sgravi fiscali per lavoratori e aziende, ecobonus e altro ancora, per un totale di 27,3 miliardi di euro per il prossimo triennio.
Un pacchetto di circa 10 miliardi di euro interessa il tema del lavoro, con investimenti mirati a ridurre l’IRPEF per le fasce medio-alte, nonché per ridurre IRAP e per ridurre i contributi sociali sulle imprese, il tutto con un taglio al cuneo fiscale che porterà all’aumento della detrazione IRPEF da lavoro dipendente a 1.510 euro. A partire dal 2014 è prevista la totale restituzione del contributo addizionale ASPI dell’1,4% in quei casi in cui il contratto a tempo determinato venga tramutato in uno a tempo indeterminato; arriva poi la tassa per accedere ai concorsi per avvocati, notai e magistrati, mentre per quanto riguarda la cassa integrazione e la mobilità in deroga sono previsti 600 milioni di euro come finanziamenti.
Le novità riguardo alle pensioni a partire dal 2014 le abbiamo già viste in un articolo precedente, mentre per quanto riguarda la Social Card il Governo la finanzia con 250 milioni di euro, con la novità che riguarda la concessione anche per immigrati regolari. Nuovi fondi arrivano anche all’istruzione, con rifinanziamento per le università, mentre per il lavoro a tempo indeterminato arrivano incentivi del valore di 7 milioni di euro; il 2014 vedrà anche il blocco della contrattazione per gli impiegati statali, mentre fino al 2018 ci sarà lo stop al turn over. Le assunzioni saranno al 40% rispetto alle uscite per il 2015, al 60% per il 2016 e all’80% per il 2017, con straordinari pagati solamente per il personale presente in amministrazione.
Per quanto riguarda il fronte fiscale, invece, la nuova Legge di Stabilità prevede la riduzione della pressione fiscale al 43,3% nei prossimi 3 anni. A partire dal 2014 entrerà in vigore la TRISE, la nuova tassa sui rifiuti e sui servizi indivisibili, poi fra le altre misure troviamo l’aumento al 22% della tassazione delle rendite finanziarie e l’aumento dell’imposta di bollo sui prodotti finanziari al 2 per mille. Viene scongiurato poi il taglio alla sanità, mentre per risparmiare soldi le elezioni si svolgeranno solamente di domenica; previsti anche fondi per trasporti ed infrastrutture, nonché la vendita di immobili pubblici.
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