La Consulta ha dichiarato inammissibile il referendum abrogativo relativo alla Legge Fornero. In particolare, la Corte Costituzionale ha detto “no” al quesito referendario proposto da Lega Nord per la cancellazione dell’articolo 24 del decreto 201/2011, conosciuto come Salva Italia. Tanti i commenti che sono giunti poco dopo, specie da Matteo Salvini che si è scatenato sottolineando come sia schifato da questa Italia e che continuerà a battersi per cambiarla.
A questo punto, con la bocciatura del referendum della Lega cosa ci sarà da attendere? L’auspicio è che il Governo possa comunque lavorare affinché si trovino delle soluzioni ai tanti problemi che attanagliano diverse categorie di lavoratori.
Nei prossimi mesi ci si augura che in Parlamento si discuta per migliorare la Riforma Fornero. Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera, continua a spingere verso un cambiamento, sostenendo ancora l’ipotesi di introduzione della Quota 100 oppure, in alternativa, di una pensione anticipata a partire da 62 anni di età con 35 anni di contribuzione, con una penalizzazione crescente fino all’8% a seconda degli anni mancanti al raggiungimento dei requisiti previsti dall’Inps.
A tal proposito, però, si continua soltanto a parlare, mentre ancora non ci si è mossi seriamente, molto probabilmente per mancanza di coperture economiche. Intanto, esodati, Quota 96 e lavoratori disagiati continuano ad essere trascurati da questo esecutivo.
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