Ha preso il via nella giornata di ieri, martedì 17 marzo 2015, l’esame del DdL sui pensionamenti flessibili. Il disegno di legge, che prevede l’introduzione di un’uscita anticipata dal mondo del lavoro a 62 anni di età e 35 anni di contributi, con penalizzazione dell’8%, è finalmente finito sotto la lente in Commissione Lavoro della Camera.
La discussione sul DdL di Cesare Damiano fatto pervenire sul tavolo della XI Commissione è stata avviata ed in programma ci sono anche gli svolgimenti di audizioni con il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e il presidente dell’Inps, Tito Boeri. In attesa di qualcosa di concreto, però, i sindacati iniziano a spazientirsi.
Nelle ultime ore si è espresso sul tema della previdenza il segretario generale della UIL, Carmelo Barbagallo, che ha sottolineato come le varie organizzazioni siano ancora in attesa di una chiamata da parte di Cesare Damiano, ma che la pazienza sta finendo. La UIL, così come CIGL e CISL, ha chiesto un confronto con il Governo per discutere l’argomento pensioni, ma il ministro del Lavoro si fa attendere, nonostante abbia annunciato la settimana scorsa che presto ci sarebbe stata una riunione.
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