Boko Haram, gruppo terrorista vicino ad Al Qaeda e all’Isis, aveva rapito nei giorni scorsi ben 293 ostaggi (tutte donne). I fondamentalisti islasmici avevano nascosto le prigioniere nella foresta di Sambisa (Nigeria). Proprio in quei luoghi poche ora fa sarebbero giunte le forze armate del paese che, mettendo a segno un blitz, hanno restituito alle poverette la loro libertà.
La notizia arriva da Twitter, social network grazie a cui alcuni militari impegnati della retata hanno voluto diffondere questa informazione. Pare purtroppo che tra gli ostaggi non ci siano le studentesse che ormai quasi 12 mesi fa sono state prelevate a forza da un liceo di Chibok; la sorte di queste giovani donne per il momento resta quindi avvolta nel mistero. Le uniche notizie certe relative al destino delle ragazze riguardano la fuga per iniziativa personale di una buona parte di queste e il tentativo dei sequestratori di convertire le giovani rimaste con loro ad una ideologia estremista.
La liberazione degli ostaggi tenuti prigionieri nella foresta di Sambisa sarebbe soltanto l’ultima delle imprese messe a segno dalla compagine anti Isis attiva sul territorio africano. Proprio qualche ora fa infatti i militari hanno sventato un attentato che i jihadisti avrebbero dovuto portare a termine al largo del Lago Ciad, sulle coste dell’Isola Karamga. Inoltre, dopo una lunga serie di sanguinosi combattimenti, l’esercito nigeriano avrebbe sconfitto un nutrito gruppo di miliziani di Boko Haram. A quanto pare quindi la minaccia terrorista in Africa comincia a far meno paura; ci auguriamo che ciò possa avvenire anche nel resto del mondo.