Stavolta, cosa che non succedeva da un po’ di tempo, i dati Istat relativi alla condizione economica del paese sembrano finalmente positivi, anzi, forieri di piacevoli cambiamenti. A quanto pare infatti la fine della recessione non sarebbe più un’utopia, ma qualcosa che sta già realizzandosi.
L’Italia entro il 2017 dovrebbe infatti vedere una netta riduzione del tasso di disoccupazione legata ad un progressivo aumento della domanda, nonché un insperato recupero delle disponibilità economiche individuali. In sostanza il PIL dal 2015 al 2017 dovrebbe aumentare dell’1,3%, mentre il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere dal 12,5% all’11,4%. Per quanto riguarda invece i consumi privati, complici i dati appena analizzati, questi passeranno dallo 0,5% allo 0,7% pro capite. Diversa la situazione per quanto riguarda l’inflazione; questa infatti continuerà a crescere per tutto il 2015 fino a raggiungere uno 0,2%. Nei due anni successivi però si attesterà su valori per noi più vantaggiosi stimati intorno all’1,5%.
Le notizie positive derivanti dai rilevamenti Istat non finiscono qui. I mercati dovrebbero raggiungere una tranquillizzante stabilità, ciò si tradurrà per ciascun italiano nell’aumentata possibilità di accesso al credito. Una volta verificatesi le suddette condizioni, dovrebbe aver luogo un conseguente processo di rivitalizzazione dell’economia: confortati dalle migliori condizioni finanziarie e lavorative, in molti riprenderanno a spendere e a far circolare moneta.
Tale processo, non è difficile intuirlo, genererà un’incremento della domanda e, conseguentemente, della possibilità di impiego. Ne deriverà quindi un ulteriore calo dell’indice di disoccupazione, nonché una maggiore tendenza ad investire denaro. Questa la situazione prospettataci nelle ultime ore dall’Istat, non possiamo che sperare che tutto ciò accada realmente.