Il PD per Pippo Civati è ormai storia vecchia. Appena pochi giorni dopo le dimissioni dallo storico partito infatti si è attivato per cambiare l’Italia a suo modo. In primo luogo ha dato vita al partito “Possibile” (molto vicino al “Podemos” spagnolo tanto lessicalmente quanto ideologicamente). Con buona probabilità la creatura di Pippo Civati verrà ufficialmente presentata agli italiani soltanto dopo le elezioni regionali (quindi non prima del periodo compreso tra il 31 maggio e l’1 giugno).
Il logo della lista sarà emblematico del manifesto di partito: un grosso uguale bianco campeggerà in un tondo color ciliegia. L’uguale, non è difficile intuirlo, nelle intenzioni di Pippo Civati rappresenterà l’uguaglianza di valore tra i membri del partito, così come l’apertura al dialogo con i votanti e nei confronti degli altri schieramenti.
L’ideologia del partito si fonderà essenzialmente sulla necessità, dato che tutti siamo fondamentalmente uguali, di garantire a chiunque un insieme di diritti minimi. Pippo Civati poi ha già precisato che, sebbene il richiamo al “Podemos” spagnolo (partito dominante alle amministrative) risulti abbastanza evidente, il suo schieramento non sarà una brutta copia di un moviemento estero, non vivrà di imitazione ma di idee e proposte.
Ciò basterà a sfidare la vecchia politica italiana, la stessa che in anni di alterni governi non è riuscita a garantire alla popolazione una situazione di generale benessere. Il partito “Possibile” resta comunque nettamente collocato a sinistra.
Soltanto nei prossimi giorni, data la recentissima fondazione dello schieramento, potremmo avere una più chiara percezione del manifesto della lista Pippo Civati.