La Cina di oggi è molto diversa da quella di un tempo. L’invasione dei nostri mercati operata dagli imprenditori asiatici ha comportato una nuova stratificazione sociale la quale, a distanza di qualche anno, ha permesso che anche qui si delineasse in maniera sempre più nitida una classe media. La borghesia cinese ha incrementato la domanda di merci e beni di lusso di provenienza estera. In particolare tra gli oggetti del desiderio della middle class sembrerebbero occupare un posto di tutto rispetto l’abbigliamento, la pelletteria e i prodotti cosmetici di fattura italiana.
Proprio per questo motivo, è una decisione delle ultime ore, la Cina avrebbe notevolmente ridotto i dazi doganali per questa tipologia di merci importate dall’Italia. Dal prossimo 1 giugno quindi le tasse addebitate alle nostre aziende per esportare i propri prodotti in questa porzione del continente asiatico, potrebbero addirittura dimezzarsi.
Tanto per fare un esempio, è stato reso noto che l’imposta del 22% – 24% gravante su calzature di ogni genere e tipo, potrebbe ridursi dal prossimo mese al 12%. Un discorso simile vale anche per l’abbigliamento la cui tassazione doganale passerà dal 14% – 23% al 7% – 10% o, in ultimo, sui cosmetici per cui le ditte produttrici hanno finora pagato un dazio pari al 5% che da questo momento in poi dovrebbe scendere al 2%.
Chiaramente questa decisione potrebbe influire positivamente sulla nostra economia: incrementare il settore delle esportazioni e avere anche la possibilità, in virtù dell’abbattimento dei costi doganali, di indirizzare i nostri prodotti ad una fetta più cospicua di utenza, potrebbe rivelarsi fondamentale per risollevare finalmente il nostro paese da questa terribile crisi economica.