Il cosiddetto “effetto Renzi” continua, il nuovo leader del PD convince e porta il suo partito alla vittoria, non senza problemi e malumori, presto potrebbe ad esempio, esserci una sorta di resa dei conti con Rosi Bindi. Il Movimento 5 Stelle di Grillo si conferma secondo partito del Paese, e questo nonostante il comico genovese si sia un po’ risparmiato in campagna elettorale, almeno rispetto al passato. Forza Italia non implode, ma di certo non può esultare, la Lega cresce, e diventa il primo partito di centro destra, con possibili e prevedibili cambi di equilibrio in quest’area.
Salvini spalanca le porte (sue testuali parole) a Berlusconi, le sbatte invece in faccia ad Alfano. Vedremo cosa accadrà ora. Questa è la situazione politica restituitaci dalle elezioni regionali di domenica.
Certo bisogna anche mettere in conto la bassa affluenza alle urne, solo il 52,2% degli italiani ha votato nelle sette regioni interessate, facendo così registrare un calo di ben 12 punti percentuali rispetto al 64,1% delle precedenti consultazione. Probabilmente questo 12% di elettori avrebbe votato in buona parte a centro destra.