Erano ormai dieci lunghi, lunghissimi, anzi interminabili anni che un uomo di Pescara violentava la figlia. La ragazza, ormai maggiorenne, ha subito il primo abuso sessuale all’età di otto anni, ma soltanto adesso lei e la madre hanno avuto il coraggio di denunciare l’orco che tenevano in casa. La ragazzina in questo periodo di tempo ha anche subito minacce di morte e percosse ed ha dovuto assistere impotente a pestaggi ai danni della madre.
Derivano probabilmente da qui i suoi frequenti attacchi di panico, vera e propria patologia che non ha scoraggiato il padre a compiere le violenze sul corpicino della bambina. L’uomo, arrestato dai carabinieri, si dichiara del tutto innocente, afferma con convinzione di non aver mai commesso i crimini che gli vengono imputati. Intanto i legali del padre orco stanno valutando l’ipotesi di una linea difensiva basata sull’incapacità di intendere e di volere dell’imputato.
L’arresto è avvenuto lo scorso 5 giugno; pochi giorni prima l’uomo, tornando a casa visibilmente ubriaco, aveva aggredito moglie e figlia. Fatto ciò le aveva sfrattate da casa minacciandole tra l’altro di morte. Le due donne, esasperate, hanno invocato l’aiuto dei carabinieri ma, almeno inizialmente, non hanno fatto cenno delle violenze sessuali. Non appena i militari si sono presentati alla porta dello stabile la madre è crollata e ha rivelato loro tutte le atrocità subite negli ultimi dieci anni. L’indomani la figlia, raccolto un po’ di coraggio, si è presentata in caserma per denunciare a sua volta il padre. Si attende adesso la data fissata per l’incidente probatorio e per la prima udienza del processo.