Gli Stati Uniti hanno ucciso nel corso delle ultime ore due leader dei fondamentalisti islamici: il primo di essi si chiamava Mokhtar Belmokhtar ed era operativo in Libia, il secondo era invece un terrorista di Al Qaeda attivo in Yemen e rispondeva al nome di Nasser Al – Wahayshi. Quest’ultimo, in qualche modo vicino alla famiglia di Bin Laden, sarebbe stato ucciso dagli statunitensi grazie al supporto di un drone militare.
Il Pentagono, come spesso avviene in questi casi, non sembra per ora intenzionato a dare conferma né dell’avvenuto assassinio dei due leader dei fondamentalisti islamici, né tanto meno della sua presenza in territorio yemenita. A diffondere notizie diametralmente opposte sarebbero stati invece due funzionari originari dello stato sito nell’estremo sud della penisola araba, i quali avrebbero addirittura accettato di riferire alla CNN di alcuni raid compiuti nel loro territorio e tutti effettuati con il supporto dei droni.
Gli attivisti Agap poi avrebbero anche annunciato l’assassinio di Nasser Al – Wahayshi avvalendosi del web e precisamente di Twitter. Il leader di Al Qaeda, d’altra parte, aveva espressamente dichiarato guerra ai paesi cristiani e agli USA. Le sue parole, pronunciate in occasione di un incontro tra terroristi avvenuto proprio in Yemen, hanno subito fatto il giro del mondo.
L’ex segretario di Bin Laden si è visto affibbiare una taglia da circa 10 milioni di dollari, ha affiancato il noto terrorista nella progettazione dell’attentato alle torri gemelle e non ha perso occasione per rivolgere parole piene di odio alle civiltà occidentali: che gli USA lo abbiano freddato in gran segreto, magari con l’aiuto di un drone, non ci stupirebbe quindi più di tanto.