Forse avrete letto in giro che presto WhatsApp sarà vietato agli under 16. Tecnicamente la nota applicazione di messaggistica di proprietà del colosso Facebook si è solo adeguata alla GDPR, un acronimo che sta per General Data Protection Regulation, un complesso di norme approvate dall’Unione Europea nel 2016 ed applicabili dal prossimo 25 maggio.
Anche Facebook e altri popolari servizi online e siti web hanno rivisto in questi giorni i loro termini di utilizzo e in particolare le impostazioni della privacy, in realtà per il più noto dei social network questo si è reso necessario non solo per rispettare la GDPR, ma anche come conseguenza dello scandalo di cambridge analytica.
Quello che in tanti si chiedono è: riuscirà WhatsApp a far rispettare il divieto di utilizzo ai minori di 16 anni? Come avverrà tecnicamente il controllo dell’età e quanto sarà difficile aggirarlo, visto che quasi sicuramente un modo si troverà.
Cosa ne sarà poi dei dati dei tanti under 16 che usavano la popolarissima app prima dell’introduzione del nuovo regolamento?
Dare delle risposte in questa fase è veramente molto difficile e neppure i più esperti in vari campi, dall’informatica al diritto internazionale ci stanno riuscendo. Non ci resta che attendere gli sviluppi, anche per scoprire quanto regole come quelle imposte dall’Europa potranno impattare sugli affari di colossi come Facebook.