A Cogne, il 27 luglio riapre la strada regionale e riprende la stagione turistica, ma forse è tardi per limitare le perdite.
Come noto la località valdostana era stata duramente colpita da un’alluvione il 29 e 30 giugno scorsi, ora è pronta ad accogliere nuovamente i suoi ospiti, sperando in arrivi numerosi.
Con l’attesa riapertura della SR 47, la strada regionale che collega Aosta a Cogne, ora fissata per sabato 27 luglio, ci sarà l’attesa e assolutamente necessaria ripresa della stagione turistica, interrotta improvvisamente dall’alluvione con esiti preoccupanti.
L’evento è come prevedibile molto atteso e segna nella speranza di tutti (turisti e sopratutto residenti) un ritorno alla normalità. In meno di un mese la comunità locale è riuscita nel ripristino di strade, sentieri e servizi per accogliere nuovamente gli ospiti, senza bisogno di dover farli arrivare in elicottero, come ipotizzato tra le polemiche dal Ministro Santanchè.
Le forti piogge di fine giugno avevano causato l’esondazione del torrente Grand Eyvia e ingenti danni, isolando di fatto il Paese, divenuto celebre anche per gravi fatti di cronaca, si ricorderà il caso Franzoni del 2002, mettendo uno stop alla stagione turistica, che era appena iniziata. C’è ancora tempo per recuperare? Si spera proprio di si.
Cosa fare e vedere a Cogne
Cogne è un comune italiano di circa 1.400 abitanti della Valle d’Aosta, situato nella parte meridionale della regione, al cospetto del Massiccio del Gran Paradiso che dà il nome all’omonimo Parco nazionale.
Il centro di Cogne ha origini antiche e fu fondato dai primi abitanti della valle che si stabilirono inizialmente al Cret, nell’alto vallone di Urtier
Oggi Cogne ha un piccolo e suggestivo centro storico che potrai visitare in poco tempo, ad esempio in giornata, apprezzabile è poi il suo contesto naturale, che sa farsi apprezzare in praticamente ogni stagione.
Tra le cose da vedere a Cogne segnaliamo la Chiesa di Sant’Orso, la cui prima fondazione è del 1202, ma che subì importanti interventi nel 1642, proprio dopo una devastante alluvione, il che ci ricorda come il passato spesso torni. Dovremmo imparare di più dal passato.
Redazione Rete24