Catasto, stangata in arrivo per chi ha ristrutturato la casa

Catasto, in arrivo una stangata per chi ha ristrutturato la casa. In aumento le rendite catastali per chi ha utilizzato i bonus edilizi per sostenere le spese di ristrutturazione.

La stangata in arrivo andrà a gravare sulle tasche di chi ha beneficiato delle agevolazioni approntate dallo Stato italiano per ristrutturare il proprio immobile. Già da differenti anni era nell’aria la Riforma del Catasto, ma il ministro del Tesoro l’ha annunciata in audizione alle Commissioni Bilancio di Camera e Senato. Si tratta di una vera e propria stangata sugli immobili che comporterà l’aggiornamento delle rendite catastali, che subiranno una revisione in aumento per tutti i proprietari che hanno ristrutturato il bene immobiliare.

Nel corso degli ultimi 30 anni le rendite catastali degli immobili non sono mai state aggiornate ai valori di mercato e molti edifici risultano non del tutto censiti. Quali sono le novità che saranno introdotte a seguito della Riforma del Catasto? Scopriamolo in questa guida.

Catasto, stangata in arrivo per chi ha ristrutturato la casa

A seguito dell’aggiornamento delle rendite catastali che la Riforma del Catasto comporterà, il ministro del Tesoro ha annunciato una vera e propria stangata per gli immobili che sono stati ristrutturati utilizzando i bonus edilizi. Chi ha utilizzato i bonus edilizi per migliorare il proprio immobile vedrà incrementare le rendite catastali dell’immobile. Si tratta di una vera e propria batosta dato che sulle rendite catastali si basa il computo delle tasse sulla casa e dell’Imu.

La tassazione dovrebbe riguardare solo chi ha utilizzato il Superbonus accollando le spese allo Stato italiano. L’Esecutivo Meloni punta a recuperare i costi del Superbonus che ha arrecato ingenti perdite nei conti pubblici. L’incremento della rendita catastale è giustificato anche dalle migliorie apportate al bene immobiliare, che ha visto incrementare il valore di mercato.

Riforma del Catasto: cosa prevede?

La Riforma del Catasto è prevista per l’anno 2026 e comporterà una vera e propria rivoluzione nel sistema di tassazione dei beni immobiliari. La finalità dell’intervento è quella di rendere il Catasto quanto più trasparente ed equo possibile, ma per farlo è necessario aggiornarlo andando ad allineare le rendite catastali al valore di mercato. Oltre ad aggiornare le rendite catastali si dovrà creare un database che dovrebbe contenere utili informazioni sull’immobile (categorie, superficie e destinazione d’uso).

La riforma catastale potrebbe portare ad una vera e propria revisione delle categorie catastali e portare alla modifica di quelle esistenti. Ciò avrà un impatto determinante sulla tassazione: l’IMU sarà computato sulla base delle rendite catastali aggiornate. Il Governo punta a censire anche i c.d. “immobili fantasma” in modo tale che il Catasto sia una banca dati quanto più veritiera in merito al parco immobiliare italiano.

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