A partire dal 2025 Instagram utilizzerà l’Intelligenza Artificiale per identificare gli utenti che al momento dell’iscrizione hanno detto bugie in merito alla propria età.
Il colosso tecnologico Meta ha annunciato che a partire dal prossimo anno utilizzerà l’IA per poter identificare gli utenti su Instagram che hanno detto bugie sulla propria età. Si tratta di un interessante strumento che consentirà di identificare i minorenni ed applicare in modo automatico le impostazioni della privacy in modi più restrittivo possibile. Per verificare la fascia anagrafica corretta è stata avviata un’indagine per il mancato rispetto del Digital Services Act.
Instagram utilizzerà IA per scoprire i minorenni
L’iscrizione a Instagram dovrebbe essere vietata ai minori di tredici anni, mentre per gli utenti di età compresa tra i 13 ed i 17 anni sono state previste determinate limitazioni ed impostazioni della privacy più restrittive. Al momento della creazione dell’account se l’utente dichiara un’età che non corrisponde a quella reale tutte le misure previste da Meta si rivelano essere poco efficaci. Già in passato la società ha deciso di avviare i test per differenti strumenti in grado di identificare la reale fascia anagrafica degli utenti. Per identificare gli iscritti che hanno mentito sull’età, Meta ha deciso di implementare il tool IA “adult classifier”. Lo strumento punta ad utilizzare differenti alert per scovare se l’utente sia minorenne: post di auguri per il compleanno, l’elenco dei followers e le interazioni con i post.
Nel caso in cui il tool IA rilevi che ci sia stato qualche sospetto scatteranno in maniera automatica le restrizioni sull’account. Gli utenti che hanno 16 anni potranno modificare le impostazioni, mentre quelli di età inferiore ai 16 anni dovranno obbligatoriamente avere il consenso dei genitori. Nel caso in cui il tool IA sbagli ed applichi le restrizioni agli account dei maggiorenni, sarà data la possibilità di presentare la propria opposizione. Attualmente i tool che vengono utilizzati per identificare la vera età degli utenti iscritti ad Instagram non sono efficaci: si verificano casistiche in cui i minorenni possono avere accesso a contenuti che non risultano essere appropriata alla propria fascia anagrafica.
Avviata indagine su Meta
Dopo la prima indagine avviata alla fine del mese di aprile, la Commissione europea avrebbe avviato un’indagine nei confronti di Meta per il mancato rispetto del Digital Services Act. La società non avrebbe adottato su Instagram le misure necessarie per garantire la salute psico-fisica dei minori. L’avvio dell’indagine è basato sull’analisi del rapporto sulla valutazione dei rischi e si focalizza su differenti macro-aree: la società di Mark Zuckerberg avrebbe progettato gli algoritmi dei Social per sfruttare l’inesperienza dei minorenni, cagionandone le condotte di dipendenza psicologica. Secondo la Commissione UE, Meta non avrebbe implementato le adeguate misure per inibire l’accesso dei minori a contenuti non appropriati. Nel corso dell’indagine verranno raccolte informazioni maggiori ed in caso di violazione, la società rischia una sanzione fino al 6 percento delle entrate annuali.
Redattrice con pluriennale esperienza maturata con varie testate giornalistiche e portali specializzati in economia e altre tematiche.