L’Equinozio di Primavera non cade sempre lo stesso giorno, si tratta del momento della rivoluzione terrestre intorno al Sole, in cui quest’ultimo si trova allo zenit dell’equatore.
La Terra si avvicina al Sole per sei mesi e poi si allontana per i successivi. L’equinozio è la data in cui il giorno ha esattamente la stessa durata della notte: data che cade quest’anno il 20 marzo.
L’origine etimologica del termine Equinozio viene dal latino aequa-nox, appunto “notte uguale” e indica che in un dato giorno la durata del periodo diurno e di quello notturno sono equivalenti. Gli equinozi sono due ogni anno, nell’emisfero boreale l’equinozio di marzo segna la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, mentre quello di settembre segna la fine dell’estate e introduce alla stagione autunnale. Viceversa accade nell’emisfero australe, dove l’autunno inizia con l’equinozio di marzo e la primavera invece con quello di settembre.
L’equinozio però non identifica un intero giorno, ma in realtà solo un istante in cui il Sole attraversa l’equatore celeste, da qui l’esigenza degli astronomi di definire un orario ben preciso che scandisce il passaggio e l’ingresso della Primavera che avviene solo nell’emisfero boreale, mentre nell’emisfero australe (come spiegato) inizia l’autunno.
Per spiegare il meccanismo, che non è per nulla così complesso, basta concentrarsi un attimo sull’asse di rotazione terrestre. Questo come noto non è perpendicolare al piano di rivoluzione orbitale della Terra intorno al Sole, ma è inclinato di 23° 26′. Di conseguenza l’angolazione con la quale incide la luce del Sole varia di continuo.
L’equinozio di marzo o punto vernale
L’equinozio di marzo viene anche detto punto vernale, punto dell’Ariete o punto gamma. Gli astronomi dell’Inaf (Istituto nazionale per l’astrofisica) segnalano che il cielo di marzo è dominato dalla figura del Leone e dall’asterismo del Grande Carro. La Via Lattea invernale si sposta sempre più verso occidente, lasciando il posto ad un’area con bassa densità di stelle. Orione e Cane Maggiore sono sempre più basse sull’orizzonte, sostituite a sud dalla costellazione del Leone, la cui presenza indica l’arrivo prossimo della primavera.
Equinozio di Primavera 2025 da Machu Picchu in Perù
Machu Picchu in genere si sveglia sempre avvolta dalla nebbia, ma durante l’equinozio di primavera, il sole illumina la sacra Intihuatana, la “pietra che lega il sole”, un antico orologio solare Inca. In questo momento magico dell’anno, l’ombra della pietra scompare quasi del tutto, come se il sole si fosse fermato a riposare su di essa.
Per queste ragioni proprio Machu Picchu pare sia uno dei luoghi al mondo più amati per godersi l’equinozio, d’altra parte questo è uno dei momenti più mistici, perfetto da vivere nella cittadella peruviana, che regala un’esperienza di viaggio unica, tra i tanti stimolanti segreti di una civiltà distate e in gran parte perduta e ancora misteriosa.
Dove godersi l’Equinozio di Primavera 2025 in Italia
Non serve per forza girare il mondo per vivere esperienze memorabili, ad esempio in determinati momenti, astronomicamente rilevati, come un equinozio.
Castel del Monte, in Italia, è ad esempio perfetto per godersi l’Equinozio di Primavera 2025, con il sole e la perfezione architettonica di un luogo unico, nel cuore della splendida Puglia.
Durante gli equinozi, la luce solare attraversa le finestre del castello creando giochi di ombre che confermano il preciso allineamento della struttura con il nostro astro.
Castel del Monte, voluto da Federico II, sembra essere stato progettato per avere un vero e proprio dialogo dinamico con il cielo, trasformandosi ad ogni equinozio in una meridiana di pietra che racconta storie di antica conoscenza, avvolte nel mistero.
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