In occasione del Capodanno gli italiani porteranno in tavola la tradizione. Così come accaduto per il Natale, anche per l’ultimo dell’anno troviamo ricette tradizionali, fra cui spicca il cotechino con le lenticchie. Si tratta di un piatto tipico delle festività che, secondo la tradizione, è di buon augurio per l’anno nuovo. Oltre al cotechino, c’è chi utilizza lo zampone, un insaccato molto simile che a differenza della cotenna vede la presenza della pelle del maiale.
La storia di questi prodotti della cucina italiana risale al 1511, quando le truppe di Papa Giulio II decisero di assediare la città di Mirandola, all’epoca alleata con i francesi. I mirandolesi, dunque, decisero di non lasciare nulla ai nemici, ammazzando tutti i maiali e per conservarne la carne decisero di utilizzare le zampe anteriori dell’animale stesso, aggiungendoci delle spezie per aumentare poi la durata.
Solamente un secolo più tardi nacque il cotechino, quando i cuochi al posto della pelle delle zampe utilizzarono le budella del maiale. L‘utilizzo delle lenticchie, però, è ancor più antico, visto che prima della nascita di zampone e cotechino si consumavano questi legumi come portafortuna. Mangiate soprattutto l’ultimo dell’anno, secondo le credenze pagane, le lenticchie portavano fortuna e fruttavano soldi. Ecco quindi che ai giorni nostri si usa mangiare cotechino con le lenticchie a Capodanno come buon augurio per il nuovo anno. Per scoprire come preparare la ricetta vi lasciamo quella di Giallo Zafferano.
Immagine da: Giallo Zafferano
Redattore specializzato in notizie di cronaca e tecnologia.