Per l’omicidio di Yara Gambirasio si sta tentando il tutto per tutto. Sono passati più di 3 anni dalla morte della 13enne di Brembate Sopra, rapita il 26 novembre del 2010 e poi ritrovata in un campo a Chignolo d’Isola il 26 febbraio 2011. Le indagini sembrano ad un punto morto, ma c’è anche la convinzione che il killer di Yara sia strettamente legato al Dna prelevato e che ha portato a Giuseppe Guerinoni, un camionista di Gorno morto nel 1999 che secondo le analisi risulterebbe il padre naturale dell’assassino, un figlio nato probabilmente da una relazione giovanile dell’uomo.
Ora gli inquirenti si stanno muovendo verso Isaia Schena, l’autotrasportatore di 37 anni di Cene che ha ucciso domenica scorsa Madalina Palade una rumena di 28 anni che lavorava in un night club di Rovetta. La polizia ha deciso di confrontare il DNA dell’uomo con quello trovato nei leggings della 13enne. Uno scrupolo per non lasciar intentata nessuna pista, considerato che anche l’omicidio della rumena è avvenuto nella bergamasca e in una zona affine a quella in cui viveva Yara. Nonostante tra gli inquirenti regni il pessimismo più nero, la polizia è convinta di voler effettuare questo prelievo, anche alla luce del carattere violento di Schena che già in passato aveva picchiato brutalmente un’altra ragazza.