L’arrivo della primavera dovrebbe archiviare l’influenza, ma i continui sbalzi di temperatura continuano a lasciare diversi italiani a letto con febbre e vomito o diarrea. Il picco influenzale ce lo siamo lasciati alle spalle, ma continuano ad esserci numerosi casi anche ora che siamo entrati in primavera. I sintomi restano circa gli stessi, con alcune diversità per quanto riguarda il virus intestinale.
Uno dei sintomi maggiori è la febbre, che in molti casi tende a superare i 39°, specie nelle ore pomeridiane e serali della giornata; a preannunciarci l’influenza comune sono spesso brividi di freddo e sudorazione anomala, affiancati anche da mal di gola e raffreddore. Per quanto riguarda l’influenza intestinale, invece, sono vomito o diarrea fra i maggiori sintomi, che possono presentarsi come episodi isolati e non violenti, ma a volte anche ripetuti e particolarmente violenti.
La classica influenza, che porta solamente febbre, la durata può arrivare anche fino a 5-6 giorni, mentre per quella intestinale si va da 1-2 giorni se si è fortunati e si arriva anche a 10 giorni nei casi più difficili. Per evitare il contagio bisogna stare lontani dalle persone ammalate, specie se tossiscono o starnutiscono; evitare anche luoghi affollati, inoltre, bisogna arieggiare le stanze, lavare spesso le mani e mangiare cibi sani, in particolar modo frutta e verdura, che aiutano a prevenire.
Redattrice con pluriennale esperienza maturata con varie testate giornalistiche e portali specializzati in economia e altre tematiche.