A partire dall’1 gennaio 2014 sono entrate in vigore delle novità per quanto riguarda le pensioni di vecchiaia e anzianità. Per poter accedere alla pensione ci vogliono determinati requisiti, ma andiamo a scoprire le differenze fra uomini e donne della riforma Fornero, che il Governo Renzi vorrebbe presto modificare.
Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia per gli uomini, i lavoratori dipendenti, nonché i lavoratori autonomi, devono aver compiuto 66 anni e 3 mesi; oltre al requisito anagrafico, però, bisogna aver raggiunto anche un’anzianità contributiva di almeno 20 anni. Per quanto riguarda la pensione di vecchiaia per le donne, le lavoratrici dipendenti devono aver compiuto 63 anni e 9 mesi, mentre per le lavoratrici autonome è necessario un altro anno (64 anni e 9 mesi), età che sale a 66 anni e 3 mesi per le lavoratrici dipendenti del settore pubblico.
Differenti sono le cose per la pensione di anzianità. Per poter accedervi è necessario il raggiungimento di una quota che somma l’età anagrafica e 35 anni di contributi. Ci sono i quota 96, che devono aver compiuto 60 anni di età più 36 anni di contributi oppure 61 anni di età più 35 anni di contributi, e i quota 97, che devono aver compiuto 61 anni di età più 36 anni di contributi oppure 62 anni di età più 35 anni di contributi. Infine, per chi vuole andare in pensione anticipata, sono necessari 42 anni e 6 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 6 mesi di contributi per le donne.
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