Sembra sempre più contorto il caso della scomparsa di Roberta Ragusa, la 45enne di Gello di San Giuliano Terme scomparsa la notte del 14 gennaio 2012. A distanza di un anno e mezzo dalla sparizione della donna non si hanno ancora notizie, ne tanto meno svolte importanti. Gli inquirenti continuano a cercare il corpo di Roberta utilizzando anche il georadar per scandagliare i terreni vicino all’abitazione della donna e unico indagato per omicidio volontario resta Antonio Logli, il marito della donna. Proprio contro Logli, arriva una nuova testimonianza che segue le altre due spuntate fuori in questi ultimi mesi.
Una dipendente della Società Geste, stessa ditta in cui lavora Antonio Logli come elettricista, ha raccontato al Direttore dell’azienda di aver trovato nei mesi di febbraio o marzo del 2012 dei fazzoletti sporchi di sangue in un furgoncino Fiat Fiorino che fino a poco tempo prime veniva utilizzato proprio da Antonio Logli. La donna, fece il rinvenimento mentre stava pulendo il furgone. La nuova testimone, dopo mesi di silenzio ha deciso di raccontare l’accaduto al direttore che in seguito ha contattato i carabinieri di Pisa che hanno voluto sentire la donna come nuova testimone. Tra l’altro il furgone Fiat Fiorino nel quale la dipendente ha trovato i fazzoletti sporchi di sangue, non fu controllato dai Ris di Parma che dopo la scomparsa di Roberta Ragusa ispezionarono i furgoni utilizzati da Logli durante il lavoro.