Gli italiani si preparano a pagare le imposte sugli immobili. Nei prossimi mesi si avrà a che fare con Tasi, Tari e Imu, ovvero la tassa sui servizi indivisibili comunali, la tassa sui rifiuti e la tassa sugli immobili di proprietà. La scadenza per il versamento si avvicina e noi quest’oggi andiamo a scoprire le date da segnare sul calendario, nonché le varie aliquote e i dettagli sul calcolo. Le tre imposte sopra citate, fanno parte dell’ormai celebre Iuc (Imposta Unica Comunale), introdotta dal Governo Letta.
Tasi 2014: scadenza, calcolo e aliquota
La Tasi ha come scadenza il 16 giugno 2014, ma se si opta per il pagamento a rate, bisogna versare l’acconto il 16 giugno 2014 e il saldo il 16 dicembre 2014. Per calcolare l’imposta sui servizi indivisibili dei Comuni bisogna basarsi sulla rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata per il coefficiente dell’immobile. A questo punto bisogna applicare sul valore catastale ricalcolato l’aliquota stabilita dal proprio Comune; l’aliquota standard è del 10 per mille, ma entro il 31 maggio 2014 dovrebbe essere annunciata da ciascuna amministrazione comunale.
Tari 2014: scadenza, calcolo e aliquota
La Tari ha come scadenza le stesse della Tasi, ovvero 16 giugno 2014 se si scegli il pagamento in un’unica soluzione oppure 16 giugno 2014 e 16 dicembre 2014 se si sceglie di pagare a rate. Il calcolo della tassa sui rifiuti che sostituisce la vecchia Tares non si basa su parametri nazionali, ma su aliquote che vengono stabilite dai Comuni. Inoltre, questa imposta va pagata anche su prima casa e da coloro che vivono in affitto.
Imu 2014: scadenza, calcolo e aliquota
L’Imu, ossia l’Imposta Minicipale Unica, che tanto tormenta gli italiani, ha come scadenza il 16 giugno 2014 se si sceglie il pagamento in un’unica soluzione, ma in alternativa si puà effettuare il versamento in due rate il 16 giugno 2014 e il 26 dicembre 2014. L’Imu interessa tutti gli immobili di proprietà, fatta eccezione per le prime case, se non sono iscritte come immobili di lusso al catasto. Per effettuare il calcolo, bisogna ricordare che le aliquote base sono del 4 per mille sulle prime case e del 7,6 per mille per le seconde case, ma ciascun Comune può scegliere di applicare un’addizionale sull’aliquota del 2 per mille.
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