A partire dall’1 aprile 2014 sono scattati i controlli sui conti correnti degli italiani da parte del Fisco. Banche ed intermediari finanziari hanno inviato tutti i dati dei conti correnti da cui poi vengono effettuati incroci per stanare i potenziali evasori fiscali. I movimenti bancari del 2012 sono stati inviati alla super anagrafe del Fisco con l’intento di scoprire i falsi poveri in Italia. Circa 40 milioni di conti correnti sono sotto esame, ma andiamo a vedere chi è a rischio.
Il controllo da parte del Fisco viene effettuato al fine di potenziare la lotta all’evasione fiscale; una volta creata l’anagrafe dei conti correnti si va alla ricerca di tracce di evasione. Si parte individuando il saldo iniziale e il saldo finale, nonché i dati identificativi del rapporto, i dati relativi agli importi dei movimenti effettuati e i rapporti accesi e chiusi nel corso dell’anno. Successivamente viene inviata una comunicazione tramite il SID, un portale messo a punto dall’Agenzia delle Entrate.
Oltre ai conti correnti, il Fisco analizza anche le carte di credito e di debito, nonché certificati o buoni fruttiferi. A rischio sono soprattutto quei cittadini che usufruiscono di prestazioni agevolate come ticket sanitari, rette per asili nido e mense scolastiche senza averne diritto. In totale sono sotto esame circa 40 milioni di conti correnti, con le informazioni che vengono poi inserite nell’Anagrafe Tributaria, un database dove vengono registrate le giacenze medie dei conti correnti e dei rapporti finanziari; questi dati, poi, vengono incrociati con quelli della super anagrafe.
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