Lo scorso 22 aprile era la data entro cui bisognava inviare lo Spesometro, fatta eccezione per gli operatori finanziari, per cui c’è tempo fino a domani 30 aprile 2014. Per coloro che non sono riusciti ad inviare la documentazione in tempo e devono farlo in ritardo, bisogna ricorrere al ravvedimento operoso, con delle sanzioni da pagare.
Si tratta di una prassi usata anche in altri casi che serve a mettersi in regola con l’Agenzia delle Entrate se si è pagato in ritardo qualcosa oppure se si è commesso degli errori. Ricordiamo, inoltre, che le sanzioni per lo Spesometro non riguardano solamente il mancato invio, ma anche le falsificazioni e gli errori. Esse vanno da un minimo di 250 euro fino ad un massimo di 2.065 euro a seconda dei casi.
Effettuando il ravvedimento operoso, però, si riducono le sanzioni, le quali scendono da 250 euro a 32 euro. Questo può essere effettuato solamente prima che l’Agenzia delle Entrate rilevi le irregolarità, perciò non bisogna aspettare troppo tempo. Per mettersi in regola basta effettuare il versamento utilizzando il modello F24, inserendo il codice tributo 8911.
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