Continua il mistero di Elena Ceste, la donna di 37 anni di Costigliole d’Asti scomparsa il 24 gennaio. A distanza di 3 mesi, la sparizione di questa donna resta davvero un mistero senza fine, anche perché le ipotesi sono tutte aperte. Forse Elena Ceste si è suicidata e o gettata nel fiume Tanaro, ma resta aperta anche la tesi del ricatto e allontanamento volontario o quella dell’omicidio, anche se finora è la pista meno considerata.
Adesso a mettere anche più dubbi sulla vicenda di Elena Ceste, arriva una lettera anonima firmata da un certo “Il Consolatore” che avrebbe consegnato a mano questa lettera alla caserma dei carabinieri e dal testo abbastanza inquietante. Nella lettera si fa riferimento al Vangelo secondo Giovanni, al versetto numero 26 del capitolo 15. Si parla di una sorta di purificazione, dello Spirito Santo che in tal senso potrebbe essere lo stesso Consolatore. Il messaggio della lettera è criptico, ma non si esclude il fatto che tutto sia riconducibile a qualcosa che tormentava Elena Ceste, forse la donna si sentiva davvero in colpa per qualcosa che aveva fatto e l’ipotesi, è che forse qualcuno potrebbe anche averla ammazzata e poi fatto sparire il cadavere, appunto per purificarlo. La lettera ovviamente va presa con le pinze, perché dietro potrebbe esserci anche la mano di un mitomane.