Il caso di Elena Ceste rischia di rimanere nel dimenticatoio se qualcuno non darà uno scossone alle indagini. A distanza di 5 mesi dalla scomparsa della donna di Costigliole d’Asti, le ricerche sembrano ferme, l’unica speranza è rimasta quella che il fiume Tanaro restituisca il corpo, sempre se Elena si sia gettata li, perché il caso è ancora tutto da chiarire.
I genitori di Elena Ceste disperati hanno fatto un appello per chiedere la verità sulla figlia, soprattutto al parroco di Motta, che nel mese di ottobre parò proprio con la 37enne raccogliendo i suoi segreti. I problema è che il prete non può svelare cosa si sia detto con Elena,a causa del segreto confessionale e quindi rimane un po’ un mistero ciò che è accaduto alla donna. In realtà il prete aveva affermato che durante il mese di ottobre Elena si era recata da lui spaventata ed egli l’aveva incoraggiata con delle parole di incoraggiamento, ma nulla più, anche perché prima di allora non l’aveva mai vista. La famiglia però si aggrappa a qualsiasi cosa e anche le parole del parroco sarebbero importanti per arrivare ad una verità sulla sparizione di Elena Ceste.