La discussione sulla riforma della Giustizia prosegue al Governo. Entro la fine del mese di luglio potrebbe arrivare l’approvazione del DdL visto nei giorni scorsi, ma si rimane in attesa di un’apertura verso l’amnistia e l’indulto. Da settimane si parla insistentemente di questo tema, anche se il Governo sembra averlo messo in secondo piano. C’è da dire, però, che la Corte di Giustizia Europea continua a pressare l’Italia a causa delle condizioni precarie dei detenuti nelle carceri.
Dopo diverse condanne arrivate dall’UE, il nostro Paese è chiamato ad organizzare un piano di riforma riguardante il sistema carcerario. Anche i detenuti pressano per vedere approvato indulto e amnistia, denunciando condizioni di detenzione all’interno delle celle davvero pessime, che vanno dal sovraffollamento alla mancata manutenzione degli spazi dove i carcerati sono costretti a vivere. Il Governo, dunque, è chiamato ad un rapido intervento per risolvere questo problema, partendo dalla riforma dello snellimento della giustizia civile e penale e dai risarcimenti per quei detenuti che hanno vissuto in condizioni incivili. Inoltre, per quanto riguarda i reati minori, sembra esserci un’apertura all’indulto. La proposta di legge presentata dal senatore Ciro Falanga di FI porterebbe l’indulto per i detenuti che risultano tali in seguito alla Fini-Giovanardi. In questa maniera, si andrebbero a sfoltire le carceri, migliorando così la situazione di sovraffollamento.
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